L'ultima tappa del Tour of Utah 2019 ha ribadito la superiorità di Ben Hermans (Israel Cycling Academy) ma James Piccoli (Elevate KHS Pro Cycling Team) ha lottato con le unghie e coi denti per difendere la seconda posizione nella classifica generale riconquistando la maglia rossa di corridore più combattivo. L'ultima tappa è stata vinta dallo statunitense Joe Dombrowski (EF Education First) protagonista di un violento attacco sulla salita dell'Empire Pass. Hermans si limita a controllare la corsa mentre Piccoli accusa il ritmo dei battistrada e si stacca in salita ma il corridore canadese ha orgoglio da vendere e non molla rientrando sul gruppetto degli inseguitori nella lunga e velocissima discesa verso il traguardo di Park City. Al termine l'azione di Dombrowski gli vale non solo la vittoria di tappa ma anche il terzo posto nella classifica generale, Ben Hermans migliora il piazzamento dello scorso anno quando giunse secondo, si aggiudica due tappe e vince la quarta corsa a tappe in carriera mentre il canadese Jamese Piccoli, leader della Elevate KHS Pro Cycling, dopo la soddisfazione nella vittoria del prologo e un giorno con la maglia gialla di leader, lotta, combatte e soffre nel tentativo di cambiare il destino della corsa, non ci riesce ma conquista comunque un grande piazzamento e gli viene ricnosciuta la maglia del corridore più combattivo quale, in effetti, è stato. Le altre maglie: allo statunitense Travis McCabe (Worthy Pro Cycling) la maglia bianca del migliore sprinter, al neozelandese Hayden McCormick (Team Bridgelane) la maglia azzurra del miglior scalatore, al portoghese Joao Almeida (Hagens Berman Axeon) la maglia celeste di miglior giovane infine al messicano Tony Baca (303 Project) la maglia blu di corridore preferito dal pubblico.